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| » Chapter 4 Forza o astuzia? Rogue Town. Ora il problema era uno. Sebbene quel filo conducesse elettricità, lo faceva in quantità minima. Quello che teneva in mano Danju, infatti, non era altro che un filo sottilissimo di color rosso sangue totalmente innocuo, nonostante questo si era ormai già tuffato contro il capitano ed era a non più di due centimetri da lui, così provò a lanciargli contro quel minuscolo filo elettrico. Fu totalmente inutile, proprio come Danju si aspettava. Gli fu difficile trovare una soluzione finché non si rese conto che il piccolo conduttore d'elettricità dveva pur provenire da qualche parte. Presto i suoi pensieri furono interrotti da un potentissimo pugno scagliato dal Marine al ragazzo, in pieno stomaco. Cercò di pararlo posizionando le braccia a X, il braccio sinistro davanti a quello destro. Nonostante il tentativo di difesa il pugno lo fece volare per diversi metri ed il corpo di Danju colpì una libreria del negozio. "Cazzo, forse è meglio che ragiono più in fretta, questo qua fa di tutto per non farmi toccare la corrente" pensò Danju, cominciando a nutrire timore verso il capitano della Marina. Da dove poteva venire quel piccolo filo di corrente? Osservò attentamente il negozio circostante, poi lo vide. Vide il resto del filo elettrico, che si concludeva in fili rossi e blu intrecciati, nei pressi dell'uscita del negozio, vicino alla porta, già collegato alla corrente. Si diresse verso di esso e lo afferrò, si rese conto però di non poter arrivare a più di dieci passi fuori dal negozio tenendolo in mano. Il Marine intanto era fuori ad aspettarlo. Poi gli venne un idea: "L'acqua è conduttrice d'elettricità, di conseguenza se..." Danju fece qualche passo fuori dal negozio e fece cadere il filo vicino all'ingresso. Poi si mise nella pozza d'acqua formata dalla botte precedentemente caduta dal tetto e aspettò il Marine, istigandolo: «Dai, vuoi stare lì ancora per molto, perché io devo far altro che combattere contro uno scimmione come te». In meno di due secondi il Marine si precipitò verso di lui con il pugno ben pronto. Quando fu abbastanza vicino a Danju, che fino ad ora non si era mosso, il ragazzo lo sentì mugugnare: «Suji Suji...» e si tuffò lateralmente, «Punch!!!» continuò il capitano della Marina sferrando un pugno più potente di quelli che aveva sferrato ora contro il muro. Danju vide creparsi ancor di più il muro, già vittima di un'altro pugno del Marine. "Bene, è caduto nella trappola" pensò Danju, guardando i piedi del Marine nella pozza d'acqua. Prese così il filo e lo lasciò cadere in acqua. Quello che ne seguì non fu indolore per il Marine, che subì una pesante scossa elettrica. Sebbene la scossa non fu sufficientemente potente, Danju vide i muscoli di Drake diventare meno ingombranti, come se si stessero ritraendo e approfitò del momento per scagliare uno dei suoi colpi: «Sword's Shadows» e con questo conficcò la lama nel terreno, vi passò avanti, la afferrò e saltò in aria, scagliando la parte tagliente in testa all'avversario, a cui uscì del sangue. Danju non si fermò: «Ti faccio vedere io cos'è un pugno! Lethal Strike» e sferrò un pugno nello stomaco con tutta la sua forza al Marine, il quale si piegò ricevendo una violenta ginocchiata in pieno volto. Il corpo del Marine cadde sopra l'acqua, ma il sedicienne sapeva che era solo svenuto, così prima che potesse riprendere i sensi sferrò un potente affondo, traffigendo così il cuore del Marine. Ora poteva essere sicuro di averlo sconfitto. Per quanto forte era quel Marine, sembrava strano credere che era un Capitano della Marina, gli avrebbe dato massimo il ruolo di Sergente Maggiore. Dopo la vittoria si ricordò dei Marine e della figura misteriosa che gli si era presentata prima. Voltandosi vide tutti i Marines a terra e la figura misteriosa a osservarlo, sorridendogli. Sia Danju che quel ragazzo erano feriti, ma l'altro ragazzo al contrario del sedicienne, che non era nelle miglior condizioni, non pareva star tanto male. Era la prima vera battaglia di Danju ed era stanco morto, per non parlare inoltre del dolore arrecatogli dal combattimento, che lo fece accasciare al suolo. "Ne ho ancora di strada da fare" pensò Danju e poco prima di perdere i sensi l'ultima cosa che vide fu quell'uomo misterioso di cui non sapeva nulla, di cui forse non avrebbe mai saputo nulla, fatto sta che dopo aver battutto le palpebre non lo vide più e svenne, senza badare a niente e a nessuno, neppure al libro per cui era accaduto tutto questo.
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